apapijiri punta sulla prima giacca totalmente riciclabile
2019/5/15
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Napapijiri punta sulla prima giacca totalmente riciclabile
Economia circolare di nome e di fatto: compri la giacca, la utilizzi e quando ti stufi la rimandi all'azienda che ti fornisce un bonus per il tuo prossimo acquisto. Napapijri ha interpretato alla lettera il significato di sostenibilità legata alla circular economy ideando un prodotto dalle caratteristiche green e da...
Napapijri Infinity (crediti: Napapijri)
Economia circolare di nome e di fatto: compri la giacca, la utilizzi e quando ti stufi la rimandi all’azienda che ti fornisce un bonus per il tuo prossimo acquisto. Napapijri ha interpretato alla lettera il significato di sostenibilità legata alla circular economy ideando un prodotto dalle caratteristiche green e da un altissimo grado di innovazione, che si può restituire dopo due anni.
È Infinity, il primo capospalla del marchio totalmente riciclabile. La sua composizione è monomateriale e guarda al riuso. Imbottitura e finiture sono in nylon 6, mentre il tessuto in nylon rigenerato econyl, un filato ad alte prestazioni riciclato da reti da pesca dismesse e altri materiali di scarto.
Come funziona il cerchio sostenibile
L’uso di un solo materiale consente un processo di riciclaggio più semplice: le fibre quando vengono ritrattate non perdono nessuna delle caratteristiche o qualità originali e quindi possono essere riciclate più volte, appunto “all’infinito”. Registrandosi online, i clienti che acquistano Infinity hanno la possibilità, dopo almeno due anni, di restituirla. Ottenendo un bonus di 100 euro per un nuovo acquisto sostenibile.
Infinity fa parte di una collezione tutta improntata sulla sostenibilità, “Futurwear by Napapijiri”, che comprende anche le giacche Superlight senza pelliccia e piume, e la linea Ze-Knit, dove ogni capo è lavorato a maglia digitale usando un singolo filato in matassa per ridurre gli sprechi risparmiando materie prime, acqua e coloranti.
“Abbiamo iniziato nel 2012 togliendo la pelliccia. Negli anni abbiamo ripensato l’ovatta, siamo andati oltre la piuma con palline di poliestere che garantiscono una buona termicità“, spiega l’azienda. “Ora siamo giunti al nylon 6, ci sono voluti tre anni per svilupparlo. È un filo molto particolare con cui tessiamo un telo su misura che ci consente zero scarti e un risparmio del 30% di materiale“. L’ambizione del brand è che le collezione Futurewear costituisca nei prossimi anni una buona percentuale dell’offerta complessiva.
“Siamo consapevoli delle questioni urgenti che siamo chiamati ad affrontare collettivamente“, precisa Vicki Bohlbro, senior marketing director. “Abbiamo scelto di farlo aprendo la strada al futuro della moda con una giacca che racchiude i nostri sforzi di coniugare design, sostenibilità e innovazione. Per ispirare, attraverso la circolarità, un cambiamento nel ruolo che il nostro settore deve svolgere rispetto alla preservazione del pianeta e dell’umanità”.
Un progetto più ampio
A corredo del lancio della nuova collezione, il marchio ha intrapreso una serie di iniziative per promuovere soluzioni e comportamenti virtuosi e green. A Milano ha dato avvio alla collaborazione con il Politecnico Sistema Design per la realizzazione di un concorso attorno al tema dell’economia circolare, rivolto a giovani designer da tutto il mondo. Svilupperanno in un workshop idee su prodotti o servizi nell’ambito di design, innovazione, sostenibilità, che verranno poi incubate. I progetti vincitori saranno presentati e premiati durante la Milano Design week di aprile 2020.
Sempre a Milano sono nate iniziative e collaborazioni per un approccio più verde alla vita urbana. Napapijri ha infatti coinvolto tre artisti – Camilla Falsini, Giorgio Bartocci e Moneyless Teo Prisi – per la realizzazione di tre murales. Si trovano in via Padova, corso Garibaldi e corso di Porta romana. Sono stati fatti usando airlite, una vernice che riduce gli agenti inquinanti nell’aria.